giovedì 13 luglio 2023

Tommaso Campanella e l'eclissi


 "A Roma nel 1628 Papa Urbano VIII ricorse a Tommaso Campanella, filosofo e scienziato, di cui era vasta la reputazione come Mago e che in precedenza era stato imprigionato per eresia.

Il papa voleva premunirsi contro una eclissi che temeva avrebbe annunciato la sua morte. Tommaso Campanella e il papa sigillarono una stanza per impedire che vi entrasse aria dall'esterno, la tappezzarono con drappi bianchi e la profumarono bruciando aromi. Usarono due lampade per rappresentare il Sole e la Luna e cinque torce per pianeti.
Riunirono pietre, piante e colori connessi con i pianeti benefici di Giove, Venere e il Sole e fecero suonare musica gioviale e afrodisiaca.
Tutto questo era volto al fine di creare uno spazio rituale, un piccolo cielo propizio costruito all'interno della stanza sigillata in sostituzione del cielo reale e ostile che era all'esterno.

Si presupponeva che la forza e la potenza dell'azione rituale avrebbe salvaguardato il papa che si trovava nella stanza chiusa e che non avrebbe ricevuto gli effetti nefasti della realtà stellare che si stava preparando all'eclisse.
Gli sforzi del filosofo furono evidentemente coronati dal successo, dato che Urbano VIII non morì nel 1628, ma nel 1644." (Cecilia Gatto Trocchi - La Magia)

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