venerdì 29 dicembre 2023

Legge Romana

Molti Pagani Moderni ritengono che solo i cristiani erano contro la Magia e la Stregoneria. Che solo l'Inquisizione condannava al rogo i praticanti delle Arti Magiche e che invece prima di tali atrocità era tutto un fiorire di libertà più o meno bucoliche.


Purtroppo questa è una grossa illusione.

A tal proposito riporto qui di seguito cosa diceva la Legge Romana formulata nell'81-82 a.C. e rimasta in vigore sino al 529 d.C.

"Chiunque esegua, o provochi l'esecuzione di sacrifici empi o notturni, per incantare, maledire o legare qualcuno a un sortilegio, venga crocifisso o dato in pasto alle belve [nell'arena].
Chiunque sacrifichi un uomo, o faccia offerta del suo sangue, o contamini un altare o un tempio venga dato in pasto alle belve o, se è persona di rango, venga decapitato.
È opinione legale prevalente che chi partecipi della magia debba essere soggetto alla pena capitale; cioè, o dato in pasto alle belve o crocifisso; ma i maghi veri e propri dovrebbero essere arsi vivi.
Non è consentito ad alcuno entrare in possesso di testi di magia. Se tali testi vengono trovati in possesso di qualcuno, dopo esserne stato espropriato e i libri bruciati pubblicamente, costui dev'essere deportato su un'isola o, se di basso ceto, decapitato.
Non solo la pratica di quest'arte, ma anche la sola conoscenza di essa, è proibita." (Sententiae receptae Paulo tributae)

Purtroppo non si è mai stati teneri con i maghi.

Saluti storici dal vostro affezionato Marchese ;-)

Nessun commento:

Posta un commento